In questi "drammatici e tristi giorni" , c'è un grande accanimento (molto piu' che giustificato) contro la società Autostrade per l'Italia, per quella che è stata la tragedia o meglio definirla: "Strage di Genova";
Dal momento del crollo a tutt'oggi mentre scrivo questo post ,le ricerche dei Vigili del Fuoco si stanno protraendo senza sosta e indugio alla ricerca di qualche speranza.
Dal momento del crollo a tutt'oggi mentre scrivo questo post ,le ricerche dei Vigili del Fuoco si stanno protraendo senza sosta e indugio alla ricerca di qualche speranza.
E suscita infinita tristezza ma anche tanto dolore al cuore, osservare tanta brava gente,persone come "potevamo essere noi" .... pagare un pedaggio , prendere l'autostrada (per lavoro , per andare in vacanza o semplicemente per rincasare) e MORIRE!!
Al dolore si aggiunge anche la rabbia nel vedere tanta innocente gente, fuori dalle proprie case, nel bel mezzo di un Ferragosto cittadino .
Di certo qualcuno dovra pagare e se quel ponte era li :
Di certo qualcuno dovra pagare e se quel ponte era li :
"QUALCUNO DI CERTO NE ERA E NE E' IL RESPONSABILE!!!!"
Anche se oggi inizia a lasciare qualche dubbio, l'affermazione collettiva che vede ricadere la totale responsabilità dell' accaduto ,sulla società autostrade.....ecco perche'...!.
Ricordiamoci che tutto nel nostro paese è scritto - come si suol dire "Carta canta"- pertanto ora spetterà ai giudici , interpretare quelle che sono le clausole vincolanti la societa' autostrade per l'Italia , nella gestione della grande viabilità italiana, per poi sentenziare a chi sta la responsabilita' di vigilare sulla stabilita e sicurezza dell'infrastruttura.
Solo dopo saremo davvero nelle condizioni di capire se la responsabilita' di quanto accaduto e' da fare ricadere , sulla "societa privata" o sul "ministero delle infrastrutture".
IL VIDEO DEL CROLLO
E LE TELEFONATE DI SOCCORSO
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In conclusione , il timore e la paura che oggi dovremmo vivere e' che si correra' il rischio di vedere "la responsabilità di quanto accaduto" , ricadere sul ministero delle Infrastrutture, ovvero su colui che ha assunto il dicastero; al quale spettava (oltre la fatica di sedersi in poltrona) anche l'onere di assicurarsi sulla stabilita e sicurezza delle infrastrutture poste sotto controllo della propria amministrazione.
Premettendo a questo punto che: " quando in italia si attuavano le privatizzazioni dei grandi colossi di stato, le convenzioni erano i privati a portarli a firma al ministro" (a volte corrotto), non possiamo escludere che da qui a qualche mese ci ritroveremo in uno dei tanti casi all'italiana, in cui "Il cane si morde la coda" e vittime e danneggiati dovranno semplicemente ingoiare un boccone amaro .
Riposino in Pace le sfortunate "vittime dell'incapacita' di Stato".
Antonio BARBUTO
(Movimento Europa Nazione)
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