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SFIORATA LA TRAGEDIA A SAN DONATO MILANESE - AUTISTA SENEGALESE DA FUOCO A BUS CON 51 BAMBINI A BORDO -I VIDEO AMATORIALI DEI PRESENTI


Un folle, un pazzo, un padre di due figli, un autista di bus, un uomo con precedenti per abuso sessuale, un uomo  a cui  e' stata ritirata  la  patente per guida in stato di ebrezza, questo e cio' che sappiamo fino ad ora  di "Ousseynou Sy" , il cittadino senegalese che voleva uccidere 51 bambini , facendoli schiantare contro un aereo dell'Aereoporto di Linate. 

Questo oggi avremmo pianto in Italia, se non fosse stato per il tempestivo intervento , di un qualsiasi reparto dei carabinieri, che senza neanche 'ausilio di reparti speciali, ha condotto un operazione di salvataggio "degna di un vero Oscar da Hollywood";  51 bambini restituiti ai propri genitori, sani e salvi. Fu a quel punto che il senegalese, premeditata l'azione, ha estratto una tanica di benzina con la quale  ha dato fuoco al bus , tentando di fare tabula rasa prima di essere tratto in arresto. 

VIDEO AMATORIALE


20 marzo 2019

 Evitata per un soffio una strage di scolari nel Milanese. Un uomo è stato fermato dai carabinieri dopo che aveva versato benzina all'interno dell'autobus che guidava - con a bordo una scolaresca - e poi aveva appiccato il fuoco. I ragazzini sono riusciti a fuggire dal mezzo prima che bruciasse grazie all'intervento dei militari.  Accusato di tentata strage, ammette la premeditazione  Ousseynou Sy, cittadino senegalese 46enne regolare in Italia, con dei precedenti penali, era alla guida del bus e avrebbe dovuto accompagnare due classi medie in palestra. L'uomo è stato arrestato con le accuse di tentata strage e sequestro di persona. Sy "ha ammesso la premeditazione cioè di aver ponderato da giorni" il gesto compiuto oggi di dirottare il bus con 51 bambini e insegnanti per poi dargli fuoco oggi sulla Paullese. Lo ha spiegato in conferenza stampa il responsabile dell'antiterrorismo milanese Alberto Nobili. L'uomo è un lupo solitario, ha aggiunto Nobili, senza legami con jihadisti o Isis.  Sy: non ne potevo più di bimbi morti in mare  "E' stata una mia scelta personale, non ne potevo più di vedere bambini sbranati da squali nel Mediterraneo, donne incinte e uomini che fuggivano dall'Africa". 

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Sono alcune delle parole che ha detto ai pm Ousseynou Sy durante l'interrogatorio, al momento sospeso.  La ricostruzione dei fatti L'autista ha sequestrato il mezzo con a bordo 51 ragazzini della scuola media Vailati di Crema (nel Cremonese) e ha annunciato di volersi uccidere. "Voglio farla finita, vanno fermate le morti nel Mediterraneo", avrebbe detto. È stato uno dei ragazzi a dare l'allarme e a far scattare l'intervento dei carabinieri che ha consentito di bloccare l'uomo ed evitare una strage. Ad un certo punto Sy avrebbe cambiato percorso e, rivolgendosi agli studenti con in mano un coltello, avrebbe detto: "Andiamo a Linate, qui non scende più nessuno".  L'intervento dei carabinieri A quel punto uno degli studenti a bordo ha chiamato con il cellulare i genitori che, a loro volta, hanno avvisato i carabinieri. Immediatamente sono scattati una serie di posti di blocco mentre le pattuglie hanno raggiunto il mezzo. L'autista a quel punto ha forzato uno sbarramento dei carabinieri, speronando le auto, ma ha perso il controllo: il bus ha rallentato e poi è finito contro il guardrail. A quel punto Sy ha cosparso il mezzo di benzina e ha dato fuoco con un'accendino, ma i militari sono riusciti a mettere in salvo studenti e professori entrando dalla porta posteriore e rompendo i finestrini.  Pm Greco: valutiamo anche ipotesi terrorismo  "Stiamo valutando tutte le ipotesi, anche quella del terrorismo": lo ha spiegato il procuratore di Milano Francesco Greco sul caso del sequestro del pullman avvenuto questa mattina sulla Paullese. Il procuratore ha chiarito infatti che del caso si sta occupando anche Alberto Nobili, capo del pool dell'anti terrorismo milanese.  

 "Un miracolo grazie a carabinieri" "È stato un miracolo, poteva essere una strage, sono stati eccezionali i carabinieri sia a bloccarlo che a tirare fuori tutti i bambini": lo ha detto il procuratore di Milano Francesco Greco, dopo essersi recato sulla Paullese dove un pullman è stato sequestrato e incendiato. Greco ha precisato che Ousseynou Sy è stato fermato per strage e sequestro di persona: "volevamo interrogarlo subito ma ha delle ustioni a un braccio".   Il procuratore ha ribadito più volte che i carabinieri sono stati "bravi" sia nel "bloccare l'uomo in fuga col bus che nel tirare fuori i bambini, hanno rotto i vetri e sono riusciti a tirarli fuori tutti e 51, è stato un miracolo, grazie ai carabinieri". Ora, ha spiegato, "sentiremo tutti i compagni di lavoro e poi sentiremo anche lui, ma ora ha bisogno di cure ospedaliere perché ha ustioni ad un braccio". Saranno sentiti, inoltre, ha proseguito Greco, "anche i tre accompagnatori dei ragazzini". Greco ha chiarito che, prima che l'autista dirottasse il bus verso Linate, "i ragazzi stavano andando da una scuola ad una palestra là a Crema". Il Ros dei carabinieri, ha aggiunto, "sta perquisendo la sua abitazione a Crema". Sy aveva con sé "una tanica di benzina", anche se non è chiaro se poi abbia acceso lui il fuoco o si sia sprigionato quando l'autobus è stato bloccato sulla Paullese.   È Rami l'eroe che chiama il 112  Rami "è stato furbo", quando l'autista "ci ha requisito i telefoni, lui lo ha nascosto e ha chiamato il 112: È il nostro eroe". Lo dice Adam, 13 anni, fuori dalla scuola Margherita Hack a San Donato (dove sono stati ricoverati i ragazzini vittime del sequestro) raccontando del gesto eroico del compagno di classe. La prima delle tre volte in cui Ousseynou Sy, l'autista 47enne italiano di origini senegalesi ha fermato il bus per dirottarlo e poi cospargerlo di benzina, si è fermato per raccogliere i telefoni il ragazzino, Rami lo ha tenuto con sé.

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 Quando poi il mezzo è ripartito Il 13enne ha chiamato i carabinieri, raccontando che quell'uomo voleva ucciderli. Qualcosa di incredibile all'inizio anche per chi era dall'altro capo del telefono, ma i militari hanno comunque allertato tutte le pattuglie per intercettare lo scuolabus. Poi il ragazzino è riuscito anche a chiamare i suoi genitori: "È stato freddo e coraggioso" racconta il compagno. A quel punto però l'autista si era accorto che qualcuno non aveva consegnato l'apparecchio e si è fermato una seconda volta per prenderglielo: "Ha dovuto consegnarlo o sarebbe successo qualcosa di brutto". Durante la telefonata con le forze dell'ordine le informazioni fornite sono state utili a trovare la posizione e predisporre i soccorsi. 12 ragazzini e 2 adulti in ospedale È di dodici ragazzini e due adulti portati in ospedale il bilancio degli intossicati nel corso del sequestro e successivo incendio dell'autobus. In particolare, tre studenti in codice verde al San Raffaele, un adulto in codice giallo all'ospedale di Melegnano insieme ad altri 6 studenti in codice verde. 

Un ragazzo in codice giallo è stato curato al Fatebenefratelli insieme a 6 compagni in giallo mentre altri 3 ragazzi in codice verde sono stati portati al San Paolo. Ousseynou Sy ricoverato con ustione al Niguarda, non grave Ousseynou Sy, da quanto è stato spiegato in Procura a Milano, si trova ricoverato all'ospedale milanese Niguarda perché ha riportato delle ustioni, ma non è grave.  "Uno di noi è riuscito a tenere il telefono" "Ci ha preso i telefoni ma un compagno è riuscito a tenerlo. Eravamo ammanettati con le fascette da elettricista. Ci diceva 'non succederà niente' e ogni volta minacciava di versare la benzina", ha detto uscendo dalla palestra dell'Istituto Margherita Hack una delle ragazzine sequestrate. La zia di un'altra delle alunne che erano sul bus ha raccontato che la nipote le ha riferito "che il sequestratore ha detto agli insegnanti di legare i bambini, ha sequestrato tutti i telefoni". "Ha detto anche che voleva andare a  Linate", ha confermato la donna. "Ora i bambini - ha concluso- sono più tranquilli di noi". Carabinieri: sequestratore ha forzato il blocco L'autobus sequestrato da Ousseynou Sy è stato intercettato da tre pattuglie dei Carabinieri ma non si è fermato e ha speronato una macchina colpendone poi altre due "senza provocare feriti".

 E' quanto ha spiegato il comandante provinciale dei Carabinieri Luca De Marchis, parlando di "momenti durati pochi minuti ma molto concitati". L'uomo, sposato e poi separato con un donna italiana, con due figli di 12 e 18 anni, aveva "qualche precedente del 2007 e del 2011 ma al momento non ci risultano precedenti specifici di questa matrice". Ragazzina sul bus: diceva morti in Africa colpa di Di Maio e Salvini "Ci ha ammanettati e ci minacciava. Diceva che se ci muovevamo, versava la benzina e accendeva il fuoco. Continuava a dire che le persone in Africa muoiono e la colpa è di Di Maio e di Salvini. Poi i carabinieri ci hanno salvati". Questo è il racconto di una ragazzina che era sul bus sequestrato e poi dato alle fiamme. Salvini: certificato penale per chi lavora con il pubblico  "Da ministro dell'Interno domani invierò una circolare a tutti i sindaci: chi lavora con il pubblico, specie con i ragazzini, porti la fedina penale. Serve il certificato penale obbligatorio. Voglio sapere chi gli ha messo in mano quell'autobus", ha detto il ministro dell'Interno Matteo Salvini a 'Porta a porta'. Intanto, il Viminale è al lavoro per verificare la possibilità di togliere la cittadinanza italiana al senegalese. "I pm - spiega il ministero - hanno parlato di ipotesi terrorismo 'perché ha creato panico'. L'eventualità di togliere la cittadinanza è contemplata dal Decreto.




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