Una ultima verità su quanto accaduto il 23 maggio del 1992, giorno dell’attentato a Giovanni Falcone, arriva dal pentito Pietro Riggio, che ha deciso di parlare di nuovo della strage di Capaci. Ha raccontato di un poliziotto che gli avrebbe confidato di aver messo dell’esplosivo nel canale di scolo dell’autostrada dove sarebbe passato Falcone, sua moglie e gli agenti di scorta. [ continua su: https://www.fanpage.it/attualita/strage-di-capaci-il-pentito-pietro-riggio-ex-poliziotto-mise-lesplosivo-sotto-lautostrada/ ]
C’era un poliziotto tra gli uomini che hanno piazzato l’esplosivo sotto l’autostrada di Capaci? Lo sostiene un pentito che aveva una doppia vita: agente della polizia penitenziaria di giorno, e mafioso del clan di Caltanissetta di notte. Un nuovo pezzo di puzzle si aggiunge ai tanti misteri rimasti sullo sfondo della strage di Giovanni Falcone. È il verbale di un ex mafioso che dal 2009 collabora con la giustizia. Come scrive oggi Repubblica, il collaboratore ha chiesto di tornare nuovamente davanti ai magistrati che indagano sulle stragi di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Il suo nome è Pietro Riggio, 54 anni, ed è uno dei pentiti che hanno parlato anche dell’ex leader di Confindustria Antonello Montante, condannato a 14 anni per associazione a delinquere.
Riggio adesso parla di un ex poliziotto che chiamavano il “turco”. “Mi ha confidato di [ continua a leggere : https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/10/23/strage-di-capaci-il-pentito-un-ex-poliziotto-ha-imbottito-lautostrada-di-esplosivo/5528448/ ]
E’ stato agente della polizia penitenziaria e mafioso del clan di Caltanissetta, collabora con la giustizia dal 2009, ma alcuni mesi fa, dopo la sentenza sulla “trattativa Stato-mafia”, ha chiesto di tornare nuovamente davanti ai magistrati che indagano sulle stragi Falcone e Borsellino. Lui è Pietro Riggio, 54 anni, uno dei pentiti che hanno parlato anche del leader di Confindustria Antonello Montante. Adesso, racconta una storia misteriosa, in cui il protagonista è un ex poliziotto che chiamavano il “turco”. “Mi ha confidato di aver partecipato alla fase esecutiva delle strage Falcone – ha messo a verbale Riggio davanti ai pm di Caltanissetta – si sarebbe occupato del riempimento del canale di scolo dell’autostrada con l’esplosivo, operazione eseguita tramite l’utilizzo di skate-bord”. Dichiarazioni pesanti, che hanno lasciato perplessi i magistrati nisseni, da sempre scettici sull’ipotesi che a Capaci ci sia stato un “doppio cantiere” per la strage del 23 maggio 1992: le sentenze fin qui emesse annoverano solo uomini delle cosche attorno all’autostrada dove furono uccisi Falcone, la moglie e gli agenti di scorta.
“Ma perché non ha mai parlato prima di questo ex poliziotto?”, hanno chiesto il procuratore aggiunto di Caltanissetta Gabriele Paci e il procuratore aggiunto di Firenze Luca Turco, il 7 giugno dell'anno scorso. Riggio ha risposto così: “Fino ad oggi ho avuto paura di mettere a verbale certi argomenti, temevo ...[ continua a leggere : https://palermo.repubblica.it/cronaca/2019/10/23/news/mafia_l_ultima_verita_sulla_strage_di_capaci_un_ex_poliziotto_sistemo_l_esplosivo_sotto_l_autostrada_-239208533/ ]
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