La Storia
Valle del Vajont, 1959. ... Quando i lavori sono ormai quasi ultimati, cominciano i problemi: nell'aprile 1959, alla vicina diga di Pontesei, 3 milioni di metri cubi di montagna si staccano dal costone, provocando un'onda di venti metri che travolge e uccide Arcangelo Tiziani, un operaio che fungeva da guardiano.
Il disastro del Vajont si verificò la sera del 9 ottobre 1963, nel neo-bacino idroelettrico artificiale del torrente Vajont nell'omonima valle (al confine tra Friuli e Veneto), quando una frana precipitò dal soprastante pendio del Monte Toc nelle acque del bacino alpino realizzato con l'omonima diga;
la conseguente tracimazione dell'acqua contenuta nell'invaso, con
effetto di dilavamento delle sponde del lago, coinvolse prima Erto e Casso,
paesi vicini alla riva del lago dopo la costruzione della diga, mentre
il superamento della diga da parte dell'onda generata provocò l'inondazione e distruzione degli abitati del fondovalle veneto, tra cui Longarone, e la morte di 2 018 persone, tra cui 487 bambini con meno di 15 anni.
Le cause della tragedia, dopo numerosi dibattiti, processi e opere di
letteratura, furono ricondotte ai progettisti e dirigenti della SADE, ente gestore dell'opera.
CHI GUADAGNAVA CON LA SADE
VEDIAMO CHI E' IL SUO FONDATORE:
Giuseppe volpi Ministro plenipotenziario fascista, governatore della Tripolitania italiana (1921-25), Ministro delle finanze (1925-1928), primo procuratore di San Marco (1927-1947), presidente della Biennale di Venezia (1930-1943) e presidente di Confindustria (1934-1943). |
NON CAMBIANO NEANCHE PIU' I PERSONAGGI E COMUNQUE LA STORIA RESTA SEMPRE QUELLA!