Gli attacchi al sacerdote, ai giornalisti e a chi si occupa di salvare i migranti dal mare e di denunciare per davvero il traffico indisturbato che avviene nel Mediterraneo condotti da un personaggio conosciuto come il “portavoce della mafia libica” sono considerati irrilevanti e degni di archiviazione in quanto le minacce (per il pm semplicemente «le frasi») indirizzate al cappellano e agli altri bersagli non «presentano profili di rilievo penale».
Una posizione che, al di là del merito della questione, lascia perplessi i legali che difendono don Mattia. E chiunque scorra le carte.
Don Mattia è da tempo sotto “radiosorveglianza” decisa dal Comitato provinciale per la sicurezza dei cittadini, proprio sulla base di quelle minacce. Una decisione che per la Procura non avrebbe...VAI ALL'ARTICOLO CLICCA QUI