Il Kuwait non aveva allertato le proprie Forze Armate che, in tal modo, furono colte di sorpresa. La prima indicazione dell'avanzata delle forze irachene fu segnalata da un aerostato radar che identificò una colonna di corazzati iracheni in movimento verso sud.[24] I militari del Kuwait si opposero come poterono, ma si trovavano in pesante inferiorità numerica. Sul fronte centrale, la 35ª Brigata kuwaitiana dispiegò un battaglione di carri Chieftain, alcuni mezzi BMP e una batteria d'artiglieria, che si opposero agli iracheni nella battaglia dei Ponti, presso Jahrah.[25] A sud, la 15ª Brigata Corazzata si mosse immediatamente per evacuare le sue forze in Arabia Saudita e della limitata Marina kuwaitiana, due motocannoniere missilistiche riuscirono ad evitare di essere catturate o distrutte.
L'Aviazione del Kuwait fu attaccata, e nei cieli di Kuwait City venne combattuta una battaglia tra le forze aree irakene e quelle kuwaitiane, che subirono gravi perdite. Approssimativamente, il 20% di queste ultime venne distrutto o catturato, mentre il restante 80% degli effettivi si rifugiò in Arabia Saudita e Bahrain. Anche se, nella seguente invasione della Coalizione internazionale, l'Aviazione Libera kuwaitiana non partecipò agli scontri, venne impiegata nei pattugliamento lungo il confine tra Arabia Saudita e Yemen, quest'ultimo considerato una minaccia potenziale a causa di un'alleanza con l'Iraq.