XVI secolo. Orafo, scultore nonché impenitente donnaiolo, Benvenuto Cellini è costretto a fuggire da Firenze. Giunto a Roma, si accattiva i favori di papa Clemente VII, che lo nomina capo della Zecca, ma lui ne approfitta per coniare monete false e si caccia nei guai.
Buona Visione
CiaoRino!Club