LA TRAMA “Signore, perdonalo perché non sa quello che fa!”. Parafrasando il buon Cristo in croce, nel momento della sua massima agonia fisica e spirituale, sarebbe forse questa la più idonea preghiera d’intercessione a favore di quell’autentico teppista cinematografico di Ryan Bellgardt – esatto gente, proprio lui, quello dietro al delirante Army of Frankenstein (2013) e al mediocrissimo Gremlin (2017) –, colpevole più che mai di aver anche solo concepito, ancor prima che realizzato, un obbrobrio del calibro di The Jurassic Games , penoso action/monster/sci-fi/VR (e se qualcuno vuole aggiungere qualcosa, si faccia pure avanti!) movie talmente al di sotto del comune senso del pudore filmico da lasciare letteralmente senza parole. Togliamoci dunque subito di torno la più che imbarazzante trama, al fine di poter opportunamente demolire, com’è giusto che sia, questa ingiuriosa baracconata a ventiquattro fotogrammi al secondo. In un futuro non troppo lontano, nel quale il sist
La vita è bella è un film del 1997 diretto e interpretato da Roberto Benigni . Il titolo del film è tratto dalla frase «La vita è bella. Possano le generazioni future liberarla da ogni male, oppressione e violenza e goderla in tutto il suo splendore» del testamento di Lev Trotsky [1] . Vincitore di tre Premi Oscar : miglior film straniero , miglior attore protagonista ( Roberto Benigni ) e migliore colonna sonora ( Nicola Piovani ), su sette nomination totali, la pellicola vede protagonista Guido Orefice, uomo ebreo ilare e giocoso, che - deportato insieme alla sua famiglia in un lager nazista - cercherà di proteggere il figlio dagli orrori dell' Olocausto , facendogli credere che tutto ciò che vedono sia parte di un fantastico gioco in cui dovranno affrontare prove durissime per vincere il meraviglioso premio finale. Fu presentato in concorso al 51º Festival di Cannes , dove vinse il Grand Prix Speciale della Giuria ; inoltre vinse 9 David di Donat